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Capitolo XXV.
Della Tripla.
Capitolo XXV.
Della Tripla.
Kapitel 25.
Von der Tripla.
Kapitel 25.
Von der Tripla.
Nella Tripla s'osserveà questa regola, che se pono per essempio 3. minime
in tempo di una battuta, quali minime caminibo di grado, come
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la prima s'intenderà esser buona, e come tale doversi accompagnare la
seconda si potrà passare per cattiva, dandoli ò la 3.a ò la
\^a la terza minima s'accompagnarerà, dandoli la consonanza, che se li
darebbe come alle regole sudetto se fosse in tempo ordinario, e secondo la nota
che vi seguita.
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Non si prohibisce però l'accompagnare la seconda minima con tutte le
consonanze e parmi, che li farebbe bene la 6.a in cambio della 5.a
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Se le minime descendessero, s'adoperà l'istessa regola, cioè la prima
buona, la seconda cattiva, e la 3. buona
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e se si volesse accompagnare la seconda minima con tutte le consonanze, seli
potrà darà la 6.a minore, poi che li viene naturalmente, attesp che
facendo 5.a all'F.faut, e passando l'E.lami solo, la detta 5.a
diventa
6.a
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et al D.lasolre si daranno le consonanze, che se li darebbero in tempo
ordinario, e secondo la nota che vi seguita,
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se si trovassero tre minime in tempo di una battuta, e la seconda minima salti
e la terza vada di grado, s'accompangneranno li duoi terze della battuta
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et all'E.lami si potrà fare ò la 5.a ò la 6.a secondo porterà
la compsitione e la terza minima si potrà passare accompagnare con la 3.a
ò la prima e volendo accompagnarla con tutte le consonanze gli si farà la
6.a per che discede di grado.
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Se le note camineranno in contrario del sudetto essempio
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mà però che la seconda minima salti ancor essa, e la terza vada di grado,
doppo accompagnali li duoi terzi (sic!) la terza minima si potrà passare per
non cattiva, perche non salta e non è estrema, mà l'altre due note avanti
si devono accompagnare, perche saltano et al C.solfaut non starebbe male la
5.a, mà a mio gusto meglio la 6.a e volendo accompagnare ancora la
terza minima, si potrebbe darli la 5.a mà più mi piace la 6.a
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però bisogna sempre rimettersi alle consonanze, delle quali si serve il
compositore.
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Se le note caminano in questa forma
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servirà l'istessa regola, cioè accompagnare li duoi terzi (sic!), perche
saltano, e l'ultimo passarlo per nota cattiva, et al C.solfaut si potrà fare
la 6.a perche hà semiglianza con la regola delle s.$^e$ note ascendenti
sesi diminuisce l'A.lamire
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e volendo accompagnare il D.lasolre, vi sarà bene la 5.a, mà a mio gusto
meglio la 6.a, se non vi ostà la compositione.
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E l'istesso s'osservà nella proportione di semibreve, e semiminime.
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Ad'ogni sorte di proportione nell'accompagnamento delle consonanze, valerà
la regola d'accompagnare lé note del basso come fossero tre sole à
battuta, benche fossero dieci, nove, o dodici, à battuta, nelle quale
proportioni, che vanno presto, si userà la regola di far'passare le note
cattive senza accompagnamento, come, si è detto per più facilità, et
anco lasciar accompagnare alcune ch'anno già le consonanze trovate, come
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nel quale accompagnamento do basso, basterà accompagnare la prima delle
3.e portare le terze, ò le X.me dove riescono più facili, mà se
fossero in questo modo
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bisognerà accompagnare oltre la prima delle tre, ancò quelle, che saltano.
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