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Vi sono acluni abbellimenti, quali sono di buon gusto di che suona, e vengono fatti ò secondo il camninare del basso, ò secondo il bel cantar delle parti, mà perche detti abbellimenti riescono allo scolare molto difficile à ritrovarli, ne pongo alcuni essempi, come farebbe il caminare per terza ò per decima con il basso, come |
o vero caminando di 3.a ò sopra ò sotto alla parte, che cantasse cosi |
overo senza farvi la parte, che canta |
ò vero senza fare la parte, che canta, che mi pare meglio, e poi conforme il gusto di chi suona |
Fanno bell'effetto l'imitationi ò avanti ò doppo il basso come |
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Non deve però l'organista far quelli imitationi, se le fanno le parti che cantano, perche facendole, non farebbe cosi spicciare la compositione, e lasciar gondere più il cantore, e solo lo deve fare, quando le parti non le fanno che ad'arte il compositore non stringe subito l'imitatione con tutte le parti, acciò più dilettino col stringerlo, poi nel fine. | ||
Darà ancora campo à fare l'imitatione, quando la compositione è a voce sola,ò à poce voci. | ||
Se è messo gradamente in uso hoggidi il suonar pieno, quanto si può, e con false che dilettino, cercando in questo solamente il gusto dell'orecchie si nella pienezza dell'armonia, che nella falsità, nel qual modo nonsi può caminare molto con scrupoli circa il sfuggire gl'errori, come le due quinte, ò le due 8.va seguite frà le parti, et i cattivi movimenti, poiche per suonar pieno, bisognerà concedere, qualche cosa, che non possa stare nelle regole del ben suonare, e nelle falsi non si potrà tanto osservare, che siano legate prima e poi risolute, e nell'ordine delle consonanze non si potrà caminare cosi regolato, e basterà riguardersi di non fare la 2.a 5.a, e le due 8.va seguite frà il ba sso, et il soprano, perche essendo si dilettevole questo bel modo di suonare detto communemente d'acciaccature, |
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l'orecchio restà tanto sodisfatto della pienezza dell'armonia, e delle false, che per odere tal sodisfattione, bisognerà come si è detto lasciar li scrupoli dà parte altrimente si resterà nell'antico modo di suonar secco, dove con la molta armonia, benchesi faccino le due 5.$^e$ e le due 8.$^e$ frà le parti non restano distinte, che possino ostendere l'orecchio, e per dar'un poco di lumo à chi vorrà praticare questo modo, hà messo intavolatura questa mia arietta, acciò il scolare cognoscà questa come si possà col suo giudizio governare. | ||
Frà le consonanze pongo tal volta alcune dissonanze toccandole e subito lasciandole, e la chiamo mordente, quasi un picciol morso d'animaletto, quale à pena ponga il dente, e per salto lo toglie, e se ad alcuno piaccesse più tenere, che levare la dissonanza, starà in suo arbitrio |
Son un certo spiritello che dò à tutti nel lumore mà più noti hò nel cervello ch'oriol nel batter l'hore. Col martel dell'empietade ogni cor posso disfare con la falce di beltade mille vite trucidare. Non andran miei colpi al vento che s'un vive, morran cento | ||
Non son poi tanto severa, quanto il mondo crede, e pensa, Mostrar sò la buon ciera à chi gratie mi dispensa. Se vi fosse un bell'umore, che far voglia il capriccioso, gli farà provar mio core, che sà à tempo esser sdegnoso; gli darà gioie et affanni, giudare fede, et usar inganni. |