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\Starttext{[138]}
Capitolo XXij.
Regole diverse.
Capitolo XXij.
Regole diverse.
Kapitel 22.
Verschiedene Regeln.
Kapitel 22.
Verschiedene Regeln.
Quando si suone qualche Compositione, che habbi distesa la parte che canta,
benche vi sia alcuna Croma che facci dissonanza, se sarà 2.a croma del
quarto di battuta, non sè nè farà caso, nè occorrerà accompagnarla,
perche passa sotto la directione della consonanza antecedente come per
essempio
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non occorrerà accompagnare il B.mi, perche passa come sé fosse C.solfaut,
bene è vero per che per abbellimento si può accompagnarlo con altra falsa,
ò 3.a ò 6.a come
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mà l'accompagnamento con la 3.a superiore è biasmato, volendo alcuni,
che non si supri la parte, che canta, essendo soprano;
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Jo però mi rimetto al gusto di chi Suona.
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Se si suonerà qualche compositione in stile recitativo, dove la parte che
canta fà spesso dissonanze, sè canterà la ò 6.a si faranno
con quella anco l'altre dissonanze, cioè la 4.a e la 7.a
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Se canterà 7.a ò vi si faranno insieme ancora l'altre
dissonanze.
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Se canterà la 4.a ò la si faranno con quella anco l'altre
dissonanze e la 5.a con le dissonanze fà sempre bellissimo effetto, mà
si deve fare sempre unita alla 4.a
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Nella seconda croma, che fà consonanza col basso, non se ne farà caso, ne
si accompagnerà passando ancora lei sotto la direttione della falsa, come si
vede nel primo essempio, che vi è E.lami, che fà col basso, e
pure non si deve accompagnare.
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Nel secondo essempio non occorrerà accompagnare il C.solfaut, benche sia
col basso, e nel terzo essempio non si farà ne meno caso del
E.lami, benche sia col basso, e queste consonanze tanto più si
possono trascurare, quanto per il più si replicano l'istesso corde nella nota
seguente come si vede nel secondo e terzo essempij e bisogna avertere, che
questa regola è buona solo, quando il basso non si parte da quella corde
doppo fatte le dissonanze e questo per aspettare che tornino le consonanze
nell'istessa corda, altrimente movendosi il basso, sarebbe differente regola
e quando si fanno tutte le dissonanze insieme, la 4.a deve esser buona, e
la 7.a più alta e la d'un tuono
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e possono durare dissonanze nella corda del basso mezza battuta, et anco una,
secondo che durano nella parte che canta, come
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Andando il basso di 5.a in sù ò di 4.a in giù si potranno fare le
consonanze ordinarie, e poi 4.a falsa, cioè Tritono e 6.a maggiore
insieme, e doppo ambedue devono ascendere di grado, e queste si possono fare
à bene placito, dove al giuditio di chi suona parerà più a proposito,
ma non si possono fare se non di puoco valore come in una minima fare che
venghino nella 4.a croma di detta minima per non offendar la 3.a e
la 5.a che ponno essere nelle parti, che cantano, se qualche parte
facesse 4.a buona, ò 6.a minore
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In tal caso si tralascerà di far' il sudetto passo di 4.a e 6.a
maggiore e sarà il motivoi à farlo, quando qualche parte cantera la 4.a
falsa, ò la 6.a maggiore come
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Si può fare il sudetto passo anco in una semiminima cosi però, che le parti
nin si movino, come
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altrimente detto passo non potrà accordare, sele parti movendosi non
facessero l'istessa 4.a falsa, ò 6.a maggiore.
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[143]
Mà nel fine di qualche compositione scol finire molte volte con questi salti
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Si dovrà fare in ogni modo il sudetto passo di 4.a falsa e 6.a
maggiore per che non potendosi fare alcuna legatura, detto passo serve in vece
di cadenza, è d'ornamento à detti Salti.
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